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domenica 27 novembre 2011

Ricordati...

Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perché non saranno con te per sempre. Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco. Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perché è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla. Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima. Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non sarà più lì. Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.
E ricorda sempre: la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro...
Dimenticare è necessario: serve a darci l'impressione che le stesse azioni possano avere nuova vitalità senza essere sostituite da sensazioni e pensieri del passato.

venerdì 25 novembre 2011

Sognando un sogno

Ho sognato un sogno sul tempo andato
Quando la speranza era forte e la vita valeva la pena di essere vissuta
Ho sognato che l'amore non sarebbe mai morto
Ho sognato che Dio avrebbe perdonato

Allora ero giovane e senza paura
Ed i sogni venivano fatti, usati e persi
Non c'era un riscatto da pagare
Nessuna canzone non cantata nessun vino non assaggiato

Ma le tigri vengono di notte
Con le loro voci morbide come tuono
E stracciano le tue speranze
E cambiano il tuo sogno in vergogna

Ha dormito un'estate al mio fianco
Ha riempito i miei giorni di meraviglia senza fine
Ha preso la mia infanzia nel suo cammino
Ma se n'è andato quando è arrivato l'autunno

Ed ancora sogno che verrà da me
E vivremo gli anni insieme
Ma ci sono sogni che non saranno mai
E tempeste che non possiamo superare
Ho avuto un sogno di come la mia vita potrebbe essere
Così differente dall'inferno che sto vivendo
Così differente ora da ciò che è sembrato
Adesso che la vita ha ucciso il sogno che ho sognato

E lo sognavo ... e lo sogno ...

E lo sognavo, e lo sogno,
e lo sognerò ancora, una volta o l’altra,
e tutto si ripeterà, e tutto si realizzerà,
e sognerete tutto ciò che mi apparve in sogno.

... Là, in disparte da noi, in disparte dal mondo
un’onda dietro l’altra si frange sulla riva,
e sull’onda la stella, e l’uomo, e l’uccello,
e il reale, e i sogni, e la morte: un’onda dietro l’altra.

Non mi occorrono le date: io ero, e sono e sarò.
La vita è la meraviglia delle meraviglie, e sulle ginocchia della meraviglia
solo, come orfano, pongo me stesso

solo, fra gli specchi, nella rete dei riflessi
di mari e città risplendenti tra il fumo.
E la madre in lacrime si pone il bimbo sulle ginocchia.

Arsenij Tarkovskij

mercoledì 23 novembre 2011

A te che vieni giù dal cielo e niente e nessuno ti conosce, che scendi come luce di neve al sole posandoti senza lasciare tracce. A te che sulla trama e il pensiero di un futuro destino, evidenzi orizzonti impossibili in un contesto così vicino.
A te che semini scorci di anime avvedute e valuti appieno concetti in persone così evolute, a te che sembri un alieno piombato su questo mondo antico e invece di vivere normalmente, sei lì a riflettere su ciò che scrivo e dico.


martedì 22 novembre 2011

C'è sempre un tempo per ogni cosa...


A volte ...

A volte dobbiamo scappare, per vedere chi ci correrà dietro.
A volte dobbiamo parlare più piano... solo per capire chi ci sta ascoltando veramente. A volte dobbiamo accettare di fare a botte, soltanto per capire chi sta dalla nostra parte. A volte dobbiamo prendere una decisione sbagliata, giusto per vedere chi sarà lì ad aiutarci a porre rimedio. A volte bisogna lasciar andare le persone alle quali teniamo, solo per vedere se loro, a loro volta ci tengono abbastanza per tornare da noi!
Dimenticare è necessario: serve a darci l'impressione che le stesse azioni possano avere nuova vitalità senza essere sostituite da sensazioni e pensieri del passato.

domenica 20 novembre 2011

Pensare e scrivere

Pensare e scrivere, un tutt’uno.
Senza a volte è più. Senza è essenza. Anima pura.
silenzio. Solo il rumore delle dita sui tasti. Rumore fisico, meccanico, manuale. Pensiero digitale.
Trasformazione. Mutamento. Rinascita. Rigenerazione. Questo ora sto pensando, quanto sia difficile essere lineari, semplici, diretti, spontanei.
La società evoluta non ci porta a questo, ci impone modelli mentali, azioni e comportamenti filtrati, mediati, meditati, condizionati.
La nostra vita è un While condizionato, una sequenza di If che crea loop in cascata.
Mentre viviamo, accadono dei fattori che ci illuminano, ci urtano, ci esaltano, ci invitano ad agire. La vita è libero arbitrio fino ad un certo punto. Ma il punto qual è? E’ davvero un punto o un continuo susseguirsi di stati fisici e mentali, di strutture, modelli, progetti e soluzioni?
Insonnia. Un tempo pensavo e scrivevo di notte. Avevo più risorse. Ora dormo e mi alzo solo per andare in tempo. Ho meno ispirazioni di un tempo. Diciamo che ho perso la polvere sulle mie ali. Come le farfalle che non riescono più a volare. Suona il telefono, si rompe l’incanto, si infrange l’incantesimo.
E’ tempo di scuotersi, di alzarsi e scendere in strada. Là ci sono facce, suoni, colori, nonostante questa ruvida e pallida giornata di luce senza sole.

sabato 19 novembre 2011

Non si può impedire che avvengano degli eventi dolorosi, ma possiamo impedire che ci trasformino in qualcosa di negativo:
La sorte può farci ammalare, può privarci di affetti ed averi, può calunniarci, ma non potrà mai far sì che si diventi, malvagi, vili, abietti, volgari ed invidiosi, non può privarci della disposizione interiore che sarà presente per tutta la vita, e che ci permetterà di non rinunciare alla nostra scelta morale e alla decisione di essere sempre coerenti con noi stessi.

Libertà e Persona

La libertà di un cittadino si misura con la sua autonomia.
Autonomia economica, politica, ma soprattutto intellettuale. Perchè, se non siamo intellettualmente autonomi, siamo prede di chiunque riesca a blandirci con gli strumenti persuasivi della dialettica e della propaganda; se non siamo intellettualmente attrezzati, ovvero senza quel patrimonio immateriale di "sapere", non possiamo legittimamente aspirare a posizioni di prestigio.

Il concetto di "libertà" è strettamente collegato al concetto di "persona" che è caratterizzata dalla capacità di conoscersi in profondità e di sviluppare il meglio di sé con le risorse che ha a sua disposizione. Risorse che non sono certo la rete di conoscenze o di denaro, ma il proprio potenziale intellettivo, in poche parole il cervello.