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venerdì 23 novembre 2012

Si muore ancora di... vergogna!!!

Un ragazzino di 15 anni si è tolto la vita perché veniva deriso e chiamato gay attraverso Facebook in un gruppo creato contro di lui.
La strana idea che molta gente ha della libertà è alquanto bizzarra. Nascondendosi dietro l'anonimato, sfogando sugli altri i propri malumori, vantando una finta forza, dietro la debolezza di chi non dice nulla quando può guardarti in faccia. 
A essere stronzi o fastidiosi ci riescono tutti, provare a imbruttire la vita agli altri è piuttosto facile. La scelta contraria è molto più complessa, difficile, coraggiosa. Da una parte del mondo c'è chi prova a costruire la sua vita senza dar fastidio agli altri e dall'altra chi ha per fine la demolizione delle vite degli altri.
 
Si parla e straparla di libertà ma quanti non ne hanno mai probabilmente conosciuto il vero significato? Prendersi il diritto di infastidire gli altri non è affatto libertà. La violenza verbale non è libertà. È essere schiavi di scelte mai fatte. È essere arrabbiati per lo stare nella propria pelle, probabilmente, prendendosela con qualcuno più fragile.
La vera libertà è essere padroni dei propri desideri. Screditare le vite degli altri anziché costruire la propria vita, per qualsiasi ragione, lascia intuire che non si abbia qualcosa di sé di così bello da valorizzare.

venerdì 16 novembre 2012

Buon compleanno, papà

Non è vero che... "tanto poi ti passa" ... Che il dolore di una perdita andrà a scemare, che un'assenza la avverti solo per un po'.
Non è vero che la vita va avanti, che tornerà tutto come prima, che è come averti qui. Quando uno non c'è più, non c'è più, e nulla sarà più com'era. NULLA !

Buon compleanno, ovunque tu sia ...
 
 

mercoledì 14 novembre 2012

Mi chiudo a riccio, ogni tanto capita.
Capita quando mi son esposto troppo ed ho sentito intorno a me l'indifferenza.
Capita quando, a volte, ho sentito la mancanza ed ho pensato "forse non sono io ciò di cui ha bisogno". Mi richiudo a riccio.
Ascolto, adoro ascoltare e star vicino alle persone che amo, ma da parte mia mi richiudo, se vedo e capisco d'esser di troppo.
Mi richiudo e rimetto la
chiave dov'era tempo fa, prima di prenderla e riaprimi.
Perchè, in fondo, a volte si ha il coraggio di aprirsi, ma uno come me è difficile che si apra. E quando lo fa è per prendere coraggio e credere in sè.
Ma dopo accade che quel che dice rimane inascoltato. E poi accade che nessuno ha voglia di dirgli "ho cinque minuti per te", allora s'accorge che era tempo perso.
E ama per due, sogna per due, si innamora per due.

Oggi capita così, tra cielo e terra.
Insomma, un po' di negativo, misto al positivo. Chissà cosa ne uscirà fuori.
Il problema è che hai voglia di parlare, sfogarti, insomma. E sai che nessuno è disposto, perchè dovresti "chiederglielo", ma si può chiedere a qualcuno di ascoltarti? Io la trovo una cosa così innaturale, questa.

sabato 10 novembre 2012

Io non sono difficile ...

Non sono difficile, io.
Sono una persona qualsiasi.
Nessuno ha un fardello più grande del tuo. Siamo tutti gitani, con un sacco di cose da raccontare, che non raccontiamo mai.
Io uso la scrittura, per capire cosa non vorrei mai dire ad altri, eppure lo dico lo stesso.  Lo dico a me, tramite le mie parole. Lo scrivo e me lo ricordo.
...
Ma non sono difficile.
Chi non ha sofferto? Chi non ha visto un castello di carte crollare? Chi non s'è sentito solo? Chi non s'è mai buttato a terra, non sapendo cosa fare o dire?
Chi non ha mai tenuto tra le mani un cuscino, sperando che la notte fosse solo eterna?
Chi? Chi non lo ha mai fatto? Chi non ha mai amato, disprezzato, stretto forte una mano, fino a sentirsi sfinito?
Io no, non sono difficile, ho punti bui, che non hanno luce, ho solo disprezzato il mio nome, ho solo sperato di non essere ombra, di essere sole.
Non sono difficile, ho solo amato e, talvolta, cancellato tutto, dando pugni al muro e chiedendo a Dio se esistesse davvero.
Non sono difficile, io. Ogni tanto mi hanno solo fatto male. Mi sono solo fatto male.

lunedì 5 novembre 2012

Io non credo che sia tutto bianco o tutto nero. Credo che esistano tante, tantissime sfumature di grigio. C'è chi ha fortuna e riconosce il nero o il bianco al primo colpo. C'è chi, invece, per una serie di circostanze, per inesperienza, per ideali, per non lo so, si trova a vivere delle cose che non riesce a definire e si sente perso, perché non ha ancora mai sperimentato le sfumature di grigio. Sarebbe bello definire tutto subito, senza dubbi, senza incertezze, ma nella vita reale capita anche questo. Nella vita reale può capitare di non riuscire a definire un qualcosa, e questa nostra incapacità ci spaventa, perché abbiamo paura di sbagliare, di farci e di fare male. Il passato c'è stato, non si rinnega, ma non vivendo il presente lasciamo che ciò che c'è stato determini tutto quello che potrebbe accadere.