Ci ripensate mai a quando eravamo bambini e a scuola ci facevano suonare o cantare le canzoncine di Natale? E vi ricordate quando sbagliavamo sempre a scrivere “Christmas”, perché dimenticavamo il posto giusto dell’acca e della t?
Ci pensate agli addobbi, al presepe, alle lucine e a tutti i tipi di letterine che, puntualmente, andavano scritte e riscritte, per paura che Babbo Natale non capisse la scrittura?
E ci pensate a tutti quei bei film di Natale, ai “Mamma ho perso l’aereo”, alla voglia di affrontare due ladri con la stessa genialità, al desiderio di stare in un’altra città, di vedere le case addobbate come quelle americane, di passare un Natale veramente magico, di cogliere Babbo Natale con le mani nel sacco, in tutti i sensi.
Ci pensate mai? Pensate a quanto questa magia sia finita, e a quanto avesse ragione Pippi Calzelunghe quando decise di non voler più crescere, o Peter Pan o chiunque promettesse la giovinezza eterna?
Mi manca Babbo Natale, mi manca l’eccitazione nello scartare i regali, nel farsi gli auguri. Mi manca il profumo di dolci e le persone sorridenti piene di pacchi regalo. Mi manca la neve, perché in questo paese sperduto neanche nevica più.
Mi manca Elf, mi mancano i sogni, mi manca il comportarmi bene altrimenti la Befana mi avrebbe portato il carbone.
Mi manca la magia del Natale, mi manca essere bambino.
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