Sono un uomo che ascolta tutti, parla con pochi e decide da solo
mercoledì 29 febbraio 2012
La filosofia della libertà
Nemmeno se si ha la libertà di fare ciò che si vuole si è ciò che si fa ma, dal giorno in cui si è davvero liberi, essere e fare potranno rappresentare due aspetti di una stessa anima.
martedì 28 febbraio 2012
Le parole comunicano la vita
L'importanza delle parole nella comunicazione, nel quotidiano, nel web.
Parole di vita, parole che hanno lasciato un segno, parole inascoltate, parole rubate, parole negate.
Noi siamo "quello che pronunciamo" e il "verba volant" è solo un luogo comune. Quello che non diciamo resta sospeso nel vuoto e il nostro pensiero ne resta mortificato. Dire quello che si pensa è la coerenza di chi vuol vivere nella verità ad ogni costo affinchè un idea possa venire alla luce ed essere colta.
Tutto quello che si è detto ma anche quello che si sarebbe potuto dire...
Ogni vita ha un suo senso
"Se voglio che la mia vita abbia un senso per me, bisogna che abbia un senso per gli altri" (G. Bataille)
L'aforisma appena citato invita ad una riflessione: noi non siamo monadi sigillate, non siamo reclusi nel carcere dorato di un'anima bloccata a sua volta in un corpo.
E' necessario che la nostra vita diventi espressione di un senso anche per gli altri, sia un segno di luce, si trasformi nel sale, nella fiaccola, nella "città posta sul monte", per usare le celebri immagini del Discorso della Montagnia, di Cristo.
E' quella che si è soliti chiamare "testimonianza", l'esatto opposto di certe esistenze - anche di chi si professa "credente" - insipide, ingrigite, flaccide, insignificanti insomma.
Martin Luther King giustamente ammoniva il cristiano a non essere un semplice termometro che si adatta alla temperatura dell'ambiente, bensì un "termostato" che riscalda con la sua presenza un orizzonte spesso gelido e tenebroso.
lunedì 27 febbraio 2012
Fermati un attimo
Fermati un attimo, ascolta quello che hai intorno, non chiudere mai i tuoi occhi se non è necessario, affronta la vita in tutte le sue visioni, respira l’aria, perchè quella è tua e di nessun altro, nessuno è meglio di te, perchè tu sei l’unico disegnatore della tua vita, sei la persona che aspetta che piova per piangere in due, sei il pastello che colora la tua strada, l’acqua che rinfresca la tua giornata, sei il musicista della tua colonna sonora, lo scrittore della tua giornata, il pittore del quadro in cui vivi, tu sei tutto quello che ti circonda, la vita e tua, il resto è solo un contorno….
domenica 26 febbraio 2012
... avrai carezze per parlare con i cani...
Iniziare un nuovo cammino spaventa. Ma dopo ogni passo che percorriamo ci rendiamo conto di come era pericoloso rimanere fermi.
Mai ...
Mai smettere di indignarsi di fronte alle ingiustizie, mai smettere di credere
in un mondo migliore, mai pensare che non possiamo fare niente per cambiare le
cose...
... perchè questo mondo non è che ce l'abbiamo in eredità dai nostri padri, ma in
prestito dai nostri figli.
Scrivere
Scrivere è l'unico modo che conosco per esprimere le mie sensazioni. Quando scrivo mi sento come se fossi nudo, libero, senza inibizioni. Scrivere mi fa sentire come quando faccio l'amore. Fare l'amore è la cosa più bella del mondo, per questo scrivo.
venerdì 24 febbraio 2012
Tanto vale...
Se devi sbagliare, tanto vale che tu lo faccia alla grande: seguendo il tuo cuore, non tradendo la tua natura. Perché la peggior solitudine è la consapevolezza di non poter contare su se stessi.
giovedì 23 febbraio 2012
Prospettive differenti
Sono persuaso che vi sia sempre una ragione dell'hic et nunc, di quel che ci
accade in un determinato momento, perchè ci troviamo in una tale situazione, che
sia problematica o meno, nella nostra esistenza.
Credo che ogni singolo istante
che procura in noi emozione, che ci pone di fronte a delle domande, che ci fa
sentire dentro ricchezza o devastazione, ha sempre un significato ben preciso. E' nutrimento
per la nostra anima e seme per la nostra evoluzione personale.
Del resto, senza prove, nessuno di noi ha l'opportunità di mettersi in gioco e
di sperimentarsi pienamente, senza qualcosa da combattere, da affrontare, da
vivere, da vincere o al cospetto del quale soccombere non sei NESSUNO.
La medaglia ha sempre due facce, ne vedi una ... scopri anche l'altra.
mercoledì 22 febbraio 2012
Andare avanti
Il segreto è fare come quando la nonna diceva: "Pensa ai bambini poveri, non lasciare niente nel piatto!". Ecco, per tutto il resto, dovremmo fare uguale. Pensare a chi sta peggio, e continuare ad andare avanti. Lo dobbiamo a noi stessi.
Siamo accomunati da un unico, grande obiettivo: vogliamo tutti essere felici e realizzare la vita dei nostri sogni. Prendiamo solo strade diverse per raggiungerlo.
martedì 21 febbraio 2012
lunedì 20 febbraio 2012
Due persone che si guardano negli occhi non vedono i loro occhi, ma i loro sguardi.
Ci sono due modi per guardare il volto di una persona. Uno è guardare gli occhi come parte del volto. L'altro è guardare gli occhi e basta, come se fossero il volto. E' una di quelle cose che mettono paura, quando le fai. Perchè gli occhi sono la vita in miniatura; bianchi intorno, come il nulla in cui galleggia la vita, l'iride colorata, come la varietà imprevedibile che la caratterizza, sino a tuffarsi nel nero della pupilla che tutto inghiotte, come un pozzo oscuro senza colore e senza fondo.
venerdì 17 febbraio 2012
...è tempo per noi di andare via ...
La parola giusta è diventare, non cambiare!... Cambiare significa cancellare il proprio passato facendo finta di aver dimenticato, rimanendo piccoli; diventare significa essere responsabili del proprio passato accettando la vita per quello che è, diventando appunto grandi!
giovedì 16 febbraio 2012
Scrivere è condividere quello che hai e che non hai
Le riflessioni sono il condensato di tante domande fatte a noi stessi. Senza riflettere sulle risposte, saremmo soltanto presuntuosi.
Sensazioni
Non possiamo comprenderci, solo lodarci o biasimarci. Ci conosciamo per apparenza e mai per profondità, per questo è inutile essere empatici; esserlo è fingere un sentimento a tal punto da improvvisare un dolore e credere di partecipare con l'altrui sentimento.
lunedì 13 febbraio 2012
La felicità è nelle cose che vivi.
Dice Bambarèn, "La scoperta di
nuovi mondi non ti porterà solo felicità e saggezza, ma anche tristezza e
paura. Come puoi apprezzare la felicità, senza sapere cos'è la tristezza? Come puoi raggiungere la saggezza, senza affrontare
le tue paure? Alla fine, la grande sfida della vita consiste nel superare i
nostri limiti, spingendoci verso luoghi in cui mai avremmo immaginato di poter
arrivare".
Un'omaggio ad una grande artista dei giorni nostri ...
L'unico senso intimo delle cose è che esse non hanno nessun senso intimo.
Cosa c'è di più intimo di un sogno infranto?
Una colpa inconfessata, uno sguardo d'invidia il cui ricordo ci infiamma di vergogna, un gesto sgarbato che non avremmo voluto compiere, quelle parole pesanti che annegano il cuore.
Queste sono le cose intime, non certo i banali segreti maldestramente celati, né tantomeno le nostre nudità così ben esposte sulle spiagge, e nemmeno le indiscrezioni su infatuazioni e abitudini sessuali.
No, le cose intime sono così personali e riservate da non farle sapere neanche al cuore, nascondendogli allo specchio gli occhi velati di pianto o un ghigno poco umano.
Quelle cose che generano i peggiori rancori e i più amari rimpianti, che uccidono l'innocenza e promettono vendetta.
Sono queste le cose intime che non diremmo mai a nessuno, neanche al nostro animo lacerato, neanche ad uno sconosciuto mascherato, che forse saprà delle nostre paure da poveri mortali consapevoli, si accorgerà della nostra voglia di afferrare qualcosa prima di scivolare via giù nel burrone del nulla, e forse sarà anche ignaro custode di un'emozione felice, ma mai arriverà a sondare l'abisso silenzioso della nostra intimità.
Una colpa inconfessata, uno sguardo d'invidia il cui ricordo ci infiamma di vergogna, un gesto sgarbato che non avremmo voluto compiere, quelle parole pesanti che annegano il cuore.
Queste sono le cose intime, non certo i banali segreti maldestramente celati, né tantomeno le nostre nudità così ben esposte sulle spiagge, e nemmeno le indiscrezioni su infatuazioni e abitudini sessuali.
No, le cose intime sono così personali e riservate da non farle sapere neanche al cuore, nascondendogli allo specchio gli occhi velati di pianto o un ghigno poco umano.
Quelle cose che generano i peggiori rancori e i più amari rimpianti, che uccidono l'innocenza e promettono vendetta.
Sono queste le cose intime che non diremmo mai a nessuno, neanche al nostro animo lacerato, neanche ad uno sconosciuto mascherato, che forse saprà delle nostre paure da poveri mortali consapevoli, si accorgerà della nostra voglia di afferrare qualcosa prima di scivolare via giù nel burrone del nulla, e forse sarà anche ignaro custode di un'emozione felice, ma mai arriverà a sondare l'abisso silenzioso della nostra intimità.
domenica 12 febbraio 2012
Dare tempo al tempo
Il presente non esiste, se non in quella frazione millesimale di tempo che ci passa davanti agli occhi, ma che non siamo capaci di fermare.
Il tempo non si ferma, come non si ferma la mente, neppure nell'attesa di scegliere un domani.
Tutto sembra galleggiare come una macchia d'olio immobile e piatta, ma è solo un'illusione sensoriale, ottica... tutto continua a muoversi e non ci aspetta.
Il tempo non si ferma, come non si ferma la mente, neppure nell'attesa di scegliere un domani.
Tutto sembra galleggiare come una macchia d'olio immobile e piatta, ma è solo un'illusione sensoriale, ottica... tutto continua a muoversi e non ci aspetta.
venerdì 10 febbraio 2012
Ci sono giorni ...
Ci sono giorni bui in cui tutto uccide, perfino un sorriso sembra pronto a colpire. Tocchi il fondo...
Lo tocchi davvero, tirando le somme, somme che non tornano, verità che si mescolano, che non vuoi accettare, che non sai accettare, che non vuoi vedere perché "vedere" fa troppo male.
Ma "guardare" e "vedere" è l'unico modo per vincere. È in quel giorno buio di speranze "uccise" che devi uccidere le delusioni e trovare il coraggio, fra le lacrime, di combattere, a costo di diventare cinico e senza cuore, altrimenti "potresti annegare" aggrappato alla tua anima, oramai cenere, senza mai venire a galla.
Lo devi fare per sopravvivere nella speranza di poter nuovamente vivere.
martedì 7 febbraio 2012
Cambiare = evolversi
E' fuori discussione. Il cambiamento è sempre una delle costanti positive della nostra vita. La nostra stessa esistenza è un percorso determinato dalla nostra indole, dalla storia personale e familiare, dalle circostanze e dal nostro desiderio di evolvere nella direzione di un progetto di vita che andiamo via via elaborando a nostra misura.
Tant'è che, il cambiamento, in questo contesto, diventa pressochè vitale. E' lo strumento che ci consente di avanzare nel percorso; di attuare avvicinamenti progressivi verso un insieme di situazioni (affetti, professione, relazioni, stile di vita) che danno significato (quello che NOI abbiamo scelto) alla nostra stessa esistenza.
Ma capita sovente che il cambiamento sia una via di fuga. O lo diventi. Che sia una specie di resa quando il percorso che avevamo in mente ci sembra ostruito da massi inamovibili.
Fuori di metafora: quando combattere per ottenere quello che vogliamo diventa faticoso e frustrante. Quando ci sembra che i risultati non siano quelli che vorremmo. Quando abbiamo la sensazione di girare a vuoto. Quando vogliamo musurare e misurarci, sapere quanto veramente valiamo agli occhi di chi ci manifesta stima ed affetto, anche e soprattutto quando le distanze spaziali e temporali ci rendono irraggiungibili o esigono una ricerca più accurata e mirata.
Cambiare, in questo caso, può voler dire allontanarsi in modo drastico dal proprio progetto, o anche e semplicemente dai luoghi consueti in cui era semplice poter essere "trovati" ...
Ottima cosa se riteniamo che quel progetto, quel percorso, quel luogo (fisico o virtuale che sia) non sia più rispondente ai nostri desideri più profondi. Se il cambio di vita corrisponde ad un brusco cambiamento di direzione voluto e guidato.
Se invece è un voltare pagina fine a se stesso, il discorso cambia. Dietro l'angolo, in questo caso, c'è la necessità di ripensare le proprie priorità, i propri valori, le proprie scelte, i propri obiettivi.
Domandarci se, quello che vogliamo veramente, è d'obbligo.
Tuttavia, fino a quando ci si costringerà a cambiare, la trasformazione non avverrà mai pienamente.
Non ci si modifica per dovere, ma per intima convinzione che ciò che raggiungiamo, attraverso il cambiamento, è migliore di quello che abbiamo nel presente.
Domandarci sempre e comunque, come ci piacerebbe essere autenticamente, al di là delle definizioni teoriche e delle aspettative altrui. Qual è il nostro più intimo desiderio e cosa ci dà piacere.
E poi ripartire da zero, con la chiarezza e consapevolezza della nostra unicità.
sabato 4 febbraio 2012
Viaggio nel bene e nel male del nostro tempo
La malattia di cui oggi soffre gran parte dell'umanità è inafferrabile, non definibile. Tutti si sentono più o meno tristi, sfruttati, depressi, ma non hanno un obbiettivo contro cui riversare la propria rabbia o a cui rivolgere la propria speranza. Un tempo il potere da cui uno si sentiva oppresso aveva sedi, simboli, e la rivolta si dirigeva contro quelli. [...]
Ma oggi? Dov'è il centro del potere che immiserisce le nostre vite?
Bisogna forse accettare una volta per tutte che quel centro è dentro di noi e che solo una grande rivoluzione interiore può cambiare le cose, visto che tutte le rivoluzioni fatte fuori non han cambiato granché.
Ma oggi? Dov'è il centro del potere che immiserisce le nostre vite?
Bisogna forse accettare una volta per tutte che quel centro è dentro di noi e che solo una grande rivoluzione interiore può cambiare le cose, visto che tutte le rivoluzioni fatte fuori non han cambiato granché.
mercoledì 1 febbraio 2012
Non dimenticare
Insegui il tuo obiettivo. Fallo a tutti i costi. Rendilo tuo. Entrane in possesso. Non dimenticare mai quello che vuoi, non stufarti di quello che fai. Arriva al traguardo. Ma non dimenticare chi sei. Non dimenticare chi hai accanto. Non dimenticare cosa avevi. Non dimenticare cosa ti faceva stare bene. Non dimenticare niente per nulla al mondo. Non dimenticare, ma non renderlo un ricordo. Non dimenticare vuol dire portare con sé ciò che si riteneva importante, e renderlo in ogni momento presente. Non dimenticare. Fallo per te, e per le persone che ti sono attorno. Non dimenticare.
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