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lunedì 30 gennaio 2012

Accade spesso ...

Spesso la vita si diverte. Ci offre un diamante nascosto sotto un biglietto del metrò, celato in una parola, in uno sguardo, in un sorriso. Bisogna fare attenzione ai particolari. La gente frettolosa, quelli che girano con i guantoni da boxe o che fanno schizzare la ghiaia da sotto i piedi, ignorano i particolari. Non perdono un minuto per abbassarsi a raccogliere una moneta, un filo di paglia, la mano tremante di un uomo. Ma se ci si china, se si ferma il tempo, si possono scoprire dei diamanti in una mano tesa...

E la vita smette di essere triste. Il sabato, la domenica, il lunedì

sabato 28 gennaio 2012

Diceva Rubin ...

‎Devo imparare a voler bene allo stupido che è in me: quello che è troppo sensibilie, che parla troppo, corre troppi rischi, qualche volta vince e troppo spesso perde, che non ha autocontrollo, che ama e odia, fa male e si fa male, promette e non mantiene le promesse, ride e piange. Solo LUI mi protegge da quel tiranno autoritario e sempre troppo equlibrato che vive in me e che, se non fosse per il mio lato stupido, mi ruberebbe la vitalità, l'umiltà e la dignità.

venerdì 27 gennaio 2012

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Questa bambina non si chiamava Anna Frank. Non aveva scritto un diario. Anche se l'avesse scritto nessuno l'avrebbe pubblicato. Se qualcuno l'avesse pubblicato nessuno l'avrebbe letto perché la propaganda non se ne sarebbe occupata.
E' morta in silenzio, con i suoi genitori durante l'operazione di sterminio dei palestinesi, chiamata dagli israeliani Piombo Fuso. Nessuno ne parlerà mai, nessuno si preoccuperà mai di sapere il suo nome.

mercoledì 25 gennaio 2012

E ci sei ...

Se vogliamo apparire migliori agli occhi degli altri, è chiaro che non abbiamo abbastanza stima di ciò che siamo. Spesso, infatti, appariamo alla luce del sole come gli altri ci vogliono vedere e agiamo nell'ombra come siamo realmente.



venerdì 20 gennaio 2012

Come in un sentiero ...

È sui piccoli sentieri di montagna che impari velocemente cos'è la vita. Salite, discese, curve, sassi, crepacci, sempre col tuo zaino in spalla, pieno di ricordi, esperienze, amori finiti, cianfrusaglie varie, roba vecchia, pesi inutili.
A volte sul sentiero, come nella vita, inciampi e cadi e, se sei fortunato, cadi sul sentiero e ti rialzi un po' ammaccato e riprendi il tuo cammino; se invece sei sfortunato cadi in un crepaccio, col tuo pesante zaino che ti trascina sempre più in fondo.
A volte rimani lì, in un crepaccio, abbandonato da tutti, con il tuo zaino pieno al quale tenevi tanto e quella sarà la tua fine. A volte, invece, passa qualcuno sul tuo stesso sentiero, e ti sente chiedere aiuto, ti può dare una mano, apre il tuo zaino, toglie le cose inutili, la roba vecchia, i pesi della tua vita passata e ti aiuta a rialzarti, più leggero, più veloce, e ti rimette sul sentiero prendendoti per mano.
In fondo la vita è un sentiero di montagna, con salite, discese e crepacci e percorrerlo in due è molto più semplice e meno faticoso.
Bisogna solo trovare chi ha il tuo stesso passo.

lunedì 16 gennaio 2012

E festa sia

Giorni di festa, di fuochi pirotecnici, di luci e colori nel mio paese.
Ripenso a J.Swift, quando diceva che abbiamo abbastanza religione per odiare il nostro prossimo, ma non per amarlo.
Ed io aggiungo: il culto, con le sue rigide osservanze, separato dalla vita, dalla carita' e dalla giustizia e' un artificio sacrale e non un atto di vera sacralità.

La "Fòcara" di Novoli 2012

sabato 14 gennaio 2012

Gli occhi negli occhi ...

Tutte le persone che sono passate o passeranno nella nostra vita sono importanti per la nostra crescita, perché tutte indistintamente ci lasciano qualcosa. Non importa, se quello che raggiunge la nostra mente e il nostro cuore non è sempre di nostro gradimento, la cosa veramente importante, sarà tutto quanto noi riusciremo a trarre dal loro passaggio. Ogni loro parola, ogni loro gesto, tornerà utile per comprendere e imparare qualcosa di nuovo. Impariamo ad ascoltare, impariamo a guardare, impariamo a sentire e in ognuna di quelle persone, troveremo una parte di noi, una parte che forse non riteniamo nostra, ma che è lì ad insegnarci tutto quello che non vorremmo mai essere o diventare in futuro.
Gli eventi, gli incontri e tutto quanto si muove intorno a noi non avviene mai a caso, c’è sempre una ragione, magari non facile da accettare, oppure troppo bella per non essere presa al volo, ma questo non cambia lo stato delle cose e lo scopriremo se impareremo a pensare alle ragioni che possono aver mosso tali evenienze. Per questo motivo voglio ringraziare tutte le persone che hanno avuto anche solo una piccola parte nella mia esistenza e dalle quali ho avuto l’opportunità di imparare molto
.

venerdì 13 gennaio 2012

Il senso della vita

Momenti che ricorderai per sempre.
Attimi in cui non esiste il caso.
Istanti che restituiscono senso e significato.
E le scelte ritornano nella persona che sei.
E ti riconosci in volti che non hai mai visto.
E ti riscopri in pensieri che avevi dimenticato.
Perché nessun sole sorge per un giorno solo.
Perché nessuna notte non vede mai la fine.
Perché nessun uomo è un’isola.
Tutti andiamo insieme lungo il sentiero della vita
in un cammino che non ha mai fine.
E quando parti, già eri partito.


sabato 7 gennaio 2012

Una parola è troppa e due sono poche

Le parole sono spesso prive di significato. Ciò accade perchè le abbiamo consumate, estenuate, svuotate con un uso eccessivo e soprattutto inconsapevole. Le abbiamo rese bozzoli vuoti.
Per raccontare, dobbiamo rigenerare le nostre parole. Dobbiamo restituire loro senso, consistenza, colore, suono, odore. E, per far questo, dobbiamo farle a pezzi e poi ricostruirle.
Si chiama "manomissione" questa operazione di rottura e ricostruzione.
Il termine "manomissione" ha due significati, in apparenza molto differenti. Nel primo significato, essa è sinonimo di alterazione, violazione, danneggiamento. Nel secondo essa è sinonimo di liberazione, riscatto, emancipazione. La manomissione delle parole include entrambi questi significati.
Noi "facciamo a pezzi" le parole (le manomettiamo nel senso di alterarle, violarle) e poi le rimontiamo (le manomettiamo nel senso di liberarle dai vincoli delle convenzioni verbali e dei non-significati).
Solo dopo la manomissione possiamo usare le nostre parole per raccontare storie.

Mi ha sempre affascinato l'idea che le parole nascondano in sé un potere diverso e superiore rispetto a quello di comunicare, trasmettere messaggi, raccontare storie.
L'idea, cioè, che abbiano il potere di produrre trasformazione, che possano essere, letteralmente, lo strumento per cambiare il mondo.
Spesso, tuttavia, le nostre parole hanno perso significato perchè le abbiamo consumate con usi impropri, eccessivi o anche, solo, inconsapevoli.
Diceva il poeta greco Ghiannis Ritsos, "le parole sono come vecchie prostitute che tutti usano spesso male: e al poeta tocca restituire loro la verginità".
E' necessario un lavoro da artigiani per restituire verginità, senso, dignità e vita alle parole. E' necessario smontarle e controllare cosa non funziona, cosa si è rotto, cosa ha trasformato meccanismi delicati e vitali in materiali inerti.
E dopo bisogna montarle di nuovo, per ripensarle finalmente liberi dalle convenzioni verbali e dai non-significati.

martedì 3 gennaio 2012

Gente come noi ...

Non firmiamo autografi, non saltiamo la fila, non abbiamo il conto all'estero, la poltrona in pelle o la pensione a vita; siamo quelli che scendono in campo ogni giorno senza prendere applausi, quelli senza poteri ma con grandi responsabilità, quelli che sognano, s'indignano ma non gettano mai la spugna ...
Qualcuno dirà che non siamo nessuno ...
La verità è che siamo quasi tutti ...
I veri miracoli li facciamo NOI !!!