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sabato 8 giugno 2013

E' solo colpa di un "elemento ostile" ...

E' vero, quando muore un soldato italiano in un teatro di guerra bisogna esprimere solidarietà e cordoglio innanzitutto alla famiglia del militare ucciso. Ma proprio quando drammaticamente si accendono i riflettori su una guerra dimenticata si ha il dovere di esprimere il proprio punto di vista.
Proprio quella in Afghanistan è una di quelle guerre "inutili" dove si uccide e si viene uccisi da troppi anni e dove le vittime sono soprattutto civili. La democrazia non può essere esportata mentre le forze internazionali possono imporre la pace ma solo attraverso il negoziato, le trattative diplomatiche. Che tornino a casa i nostri soldati. Vivi.

2 commenti:

  1. Ciao antonio, ma quando la finiamo di raccontarci balle e soprattutto di farcele raccontare?
    Quando cominceremo a smetterla di fare i sonnambuli?
    Premetto che quando una persona muore, personalmente dono a quella vita sempre il mio profondo rispetto.
    Detto questo, ho anche il diritto di esprimere il mio punto di vista in merito a queste " ridicole spedizioni di pace"! Se ancora ci sono ingenui che se la bevono, peggio per loro...
    Non ci sono motivi umanitari che spingano questi " eroi" ad andare a morire in paesi dove la democrazia non si deve " importare"...
    Questi pseudo eroi sanno molto bene per quale " causa " si muovono...
    Il dio denaro spinge gli esseri umani ad affrontare di tutto ed a fargli indossare una maschera di finta solidarietà...
    Sono persone " scelte" per andare in quei posti, persone che superano " una selezione quasi spietata" per guadagnare un bel po' di soldini a fine missione...
    Perché di questo si tratta!!!
    Lo sanno molto bene i nostri eroi che vanno " volontariamente " in Afghanistan...
    Detto questo, visto che loro fanno parte di un ingranaggio " capitalistico" al quale si sono " inchinati" con tanto di giuramento, allora non facciamo i buonisti del cavolo, quando qualcuno ci lascia la vita...
    Dobbiamo ricordarci che la democrazia non si esporta e non si impone...
    La democrazia è un piccolo seme che per fare attecchire necessità di tante condizioni...
    Mi preoccuperei di tante donne, che come ha detto Gino Strada, ancora muoiono soltanto per rimanere incinte.... Mi preoccuperei di costruire ospedali, visto che a tanti bambini mancano le cure più elementari...
    Allora, quando ci sveglieremo e capiremo che non è più tempo per le favole e che queste persone vanno là semplicemente per i " picciuli"... Quando capiremo che non bisogna andare da nessuna parte ad imporre la nostra " straordinaria presenza di seminatori di democrazia" , quando capiremo che bisogna " dare dignità" ad ogni popolo affinché maturi " da solo" quelle condizioni che in modo naturale lo portino a liberarsi da tante invisibili catene che nuocciono all' affermazione dei più elementari diritti, allora forse capiremo che ci prendono soltanto per " il c..."!

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