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giovedì 15 marzo 2012

Domani è un altro giorno e si vedrà...

Ho sempre creduto che non ci sia nulla di più logorante dell'attesa, che sia di un cambiamento positivo o negativo, ma pur sempre un cambiamento. Quando è improvviso devi farci i conti subito, non hai molto tempo a disposizione per decidere cosa sia meglio fare, quando il dubbio ti assale. Lì è proprio una questione d'istinto.
Mentre quando sai che qualcosa accadrà, a volte conosci addirittura il giorno, allora tutto quello che puoi fare o che non puoi fare lo senti prudere nelle mani... ma soprattutto lo senti battere nel cuore.
E cominci a vivere di speranza che non muore, di parole ancora da dire e di ricordi da appendere al muro, di attimi intorno a te che diventano insignificanti o troppo importanti... e di stati d'animo che fai sempre più fatica a controllare, perchè più cerchi di non pensarci, più l'attesa ti assale.

Sostanzialmente, a tutto c'è un perchè. Forse lo possiamo capire o meno, in certi momenti, probabilmente, non ne siamo neppure in grado, troppo presi dai nostri pensieri, dai nostri problemi. E se io scrivo queste parole, anche ora esiste un perchè. Forse non è poi neppure così importante il motivo che mi spinge qui, a parlare in astratto di qualcosa di molto più concreto. Sono fortemente convinto, però, che sia colpa o merito proprio di questa speranza... della speranza di tornare ancora qui, tra qualche mese, e ricredermi su un vecchio detto popolare, "chi di speranza vive disperato muore"... perchè a volte non c'è altro da fare che alzare le mani e arrendersi a questa attesa...
La vita è un libro pieno di domande e le risposte si possono trovare soltanto attraverso l'esperienza.

Ma chissà, domani è un altro giorno e si vedrà...

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