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giovedì 23 maggio 2013

Restare ...

Non possiamo sapere per quanto tempo e se saremo capaci di restare davvero dentro una persona, senza fermarci alla pelle, anche quando non ci saremo più al suo fianco.

Potremmo essere dimenticati dopo solo due settimane, dopo due mesi, potremmo rimanere un anno, il fatto è che non lo sappiamo, non lo possiamo sapere. Possiamo solo sapere quanto su di noi certe persone sanno restare, possiamo solo sapere noi quanto posto occupano, perché lo percepiamo, lo sentiamo in maniera pulsante e incessante. 

È così complicato, è così difficile restare nella vita di una persona, talvolta risulta così difficile cercare di non mollare la presa, che l’unica cosa che ci rimane da fare è fare in modo che questa ci tenga almeno nel cuore, che questa conservi almeno una parte, anche la più piccola, anche il più remoto nascondiglio ben protetto solo per noi. 

Sarà più facile in questo modo (ri)aversi, riuscire ad esternare emozioni ormai sopite dentro l’anima, sensazioni perdute, attimi vissuti. Sarà così bello assaporare come la prima volta il sapore del miele, così dolce come il gusto delle cose ritrovate.


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