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venerdì 17 maggio 2013

Solitudini

Siamo soli.
Questa è la verità.
La realtà è che ognuno di noi è solo, in un piccolo universo e deve diventare bravo ad esser solo in mezzo alla gente.
Perché vivere tra la gente vuol dire, a volte, anche tacere, vuol dire trattenere le lacrime e zittire le urla che si vorrebbero diffondere su tutto il globo terrestre in un solo grande momento di rabbia.
 
Vuol dire prendersi addosso le responsabilità e le fatiche che solo chi vive la tua stessa situazione conosce, che solo coloro che hanno davvero sofferto possono comprendere.
Oggi è così, piangi, e senti dentro un’insostenibile voglia di arrenderti.
Ti senti solo.
Ad ognuno le sue croci, e ben venga se la mia solitudine s’incontrerà adesso o domani o in un indefinito futuro con la tua.
Sappi solo una cosa: sei più forte di quanto credi e più valido di chiunque possa pensare di giudicarti.
 
Ti senti in colpa, ferito, stanco, sfinito.
Sei caduto, si, ma devi rialzarti.
Devi farlo sempre, ogni volta che cadi, perchè il mondo che reggi sulle tue spalle crollerebbe insieme a te se decidessi di non alzarti, e sarebbe un’altra immensa colpa, rimanere a terra.
 
La mia non è altro che un’eco tra la gente, un piccolo rumore nella folla, nelle chiacchiere inutili e sterili che si sentono in giro, ma spero tu la senta come una voce amica, e ti auguro di piangere tanto, qualsiasi cosa sia successa, anche la più stupida.
Piangile tutte oggi queste lacrime, affinché stasera siano finite, e domani non ce ne siano.

1 commento:

  1. Il tuo articolo mi ispira molto e mi ricorda di una cosa interessante che sembra una coincidenza...

    ...tempo fa ho scritto un posto molto simile e l'ho intitolato "Solo", lo trovi qui:
    http://storieriflessioni.blogspot.it/2013/03/solo.html

    Ovviamente se ti va ;)

    Jan

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