Forse c'è che mi basto da solo ...
... c'è che so piangere in silenzio mentre sorrido alla gente, c'è che so attendere senza spazientirmi, c'è che so che nella vita non si può avere tutto, e che se non ci accontentiamo di quello che riusciamo a fare nel limite delle nostre possibilità e capacità, ci sentiamo delusi e insoddisfatti dalla vita.
C'è che la vita è una sola, ed è troppo breve.
C'è che se crediamo che la vita sia eterna, ci lasciamo sfuggire il tempo e poi, magari, cerchiamo di recuperarlo, quando sappiamo bene che il tempo non si potrà mai recuperare.
C'è che queste cose le ho capite da parecchio tempo, eppure...
... c'è che so piangere in silenzio mentre sorrido alla gente, c'è che so attendere senza spazientirmi, c'è che so che nella vita non si può avere tutto, e che se non ci accontentiamo di quello che riusciamo a fare nel limite delle nostre possibilità e capacità, ci sentiamo delusi e insoddisfatti dalla vita.
C'è che la vita è una sola, ed è troppo breve.
C'è che se crediamo che la vita sia eterna, ci lasciamo sfuggire il tempo e poi, magari, cerchiamo di recuperarlo, quando sappiamo bene che il tempo non si potrà mai recuperare.
C'è che queste cose le ho capite da parecchio tempo, eppure...
... eppure c'è che sono un essere umano e, nonostante tutto, nonostante le mie consapevolezze, sogno ancora, mi lascio illudere che un giorno qualcosa di magico succederà.
Ed è ciò che mi fa ancora lottare.
Amico mio, la vita non è breve... ma lo può diventare... ma non ti aspettare che la fine sia come un treno che arriva in stazione, non c'è nessun altoparlante che ti avvisa, ma esiste anche nella vita quella linea gialla come sulle banchine intorno ai binari... Devi essere te a stare attento a non superarla. Al mattino oggi mi sveglio, nonostante i miei ormai quotidiani pensieri, svuoto la mente e sorrido al sole che entra dalla finestra... poi vado a prepararmi il caffè e dico buongiorno ai fiori in giardino. Non spreco più un solo istante della mia giornata, quando mi assale il dolore, la malinconia... quando il cuore comincia a farmi male... apro il mio tablet e scrivo. Ogni parola, ogni lettera, è un passo indietro nel tempo, mi fa riflettere dei miei errori, chiedo immaginariamente scusa. Allo stesso tempo rifletto sugli errori altrui che mi hanno ferito e perdono... perché con quel perdono dimentico e la cicatrice svanisce come se nulla mai fosse accaduto. Nello scrivere "credo" o forse mi "illudo" di recuperare il tempo che ho vissuto in maniera errata. Nel frattempo che impiego il mio tempo in queste cose... Sogno, continuo a sognare.... Ad occhi aperti, chiusi... Non importa ma sogno... senza desiderio, senza aspettative... nella consapevolezza che anche i sogni sono i limiti di un essere umano. Buona serata....
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