Si scrive di cicatrici guarite, un parallelo comodo della patologia della pelle, ma non esiste una cosa simile nella vita di un individuo. Ci sono tante, forse troppe ferite aperte, spesso ridotte alle dimensioni di una punta di un ago, e tuttavia sempre ferite.
I segni della sofferenza sono confrontabili piuttosto con la perdita di un dito o della vista di un occhio.
Possiamo non perderli neanche per un minuto all’anno, ma se li perdessimo non ci sarebbe niente da fare.
I segni della sofferenza sono confrontabili piuttosto con la perdita di un dito o della vista di un occhio.
Possiamo non perderli neanche per un minuto all’anno, ma se li perdessimo non ci sarebbe niente da fare.
Forse solo l amore, ricevuto e donato, riesce a cicatrizzare ferite profondissime...
RispondiEliminaIn alcuni momenti della mia vita mi viene in mente l intervista fatta ad una suora ruandese, dopo l efferato genocidio. Non ricordo a quale etnia appartenesse, ma rammento la dolcezza dei suoi occhi e la forza dell 'amore con cui parlava...
i suoi genitori erano stati barbaramente ammazzati sotto i suoi occhi e lei, una volta finita la cruenta guerra e diventata suora,era andata in carcere a trovare gli assassini dei suoi genitori per perdonarli...
Ogni volta che mi ricordo quell ' intervista, non posso non chiedermi
Quale " Bravissimo Chirurgo" abbia saturato perfettamente la sua ferita.....